BIOBANCA: NECROPOLI DEL TERZO MILLENNIO!

Embrioni: materiale biologico per alcuni, uomini secondo altri.

Intanto ora si trovano nella Biobanca di Milano in contenitori di ghiaccio, con azoto liquido ad una temperatura di 190 gradi sotto zero.

Sono gli embrioni rifiutati dalle donne che hanno fatto ricorso alle tecniche di fecondazione artificiale. Individui nati in provetta e senza un utero caldo dentro cui annidarsi. Necropoli del terzo millennio, senza croci e senza nomi, solo numeri e codici.

Prima della legge 40 la tecnica era quella di ottenere un certo numero di ovociti, tanti, così da consentire successivi impianti in caso di mancata gravidanza.

Oggi, coloro che spinsero per l'abolizione della legge, continuano a dire che essa è ”antiscientifica”. Non so voi cosa ne pensiate, ma secondo me chi lo dice ha le idee un po’ confuse.

La scienza è un metodo, non un morale. Con metodi perfettamente scientifici si può perseguire un fine perfettamente immorale. Una legge che permettesse di fare agli scienziati, tutto ciò che vogliono, non è una legge più scientifica di un'altra. Ma evidentemente per questi personaggi, ogni essere umano può essere ridotto ad un semplice mezzo.

Per me invece, come afferma la Chiesa, restano “un’ingiustizia irreparabile”.

Sì perché poi cosa farne? Sono tante le proposte: usarli per la ricerca o destinarli a usi terapeutici? Metterli a disposizione di coppie infertili, come terapia dell’infertilità? Scongelarli e usarli per la ricerca come se fossero dei normali cadaveri? Adozione prenatale?

Domande enormi!! Oggi una via d’uscita moralmente lecita, non c’è per il destino di queste migliaia di embrioni. RESTANO SOLO UN'INGIUSTIZIA IRREPARABILE.

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