EMBRIONI DISTRUTTI E ABBANDONATI. PROPRIO NON VI VIENE IL DUBBIO CHE SIA UN PREZZO TROPPO ALTO????!!!!!

La notizia della bambina nata da selezione prenatale, per non avere il gene del cancro al seno, è ancora di grande attualità. Il fatto però, che ancor oggi in alcuni giornali si parli di “bambina geneticamente modificata”, mentre si sa bene che la bimba è nata dopo aver scartato dei fratelli e sorelle che portavano il gene non voluto, la dice lunga.

“Forse non fa piacere spiegare – dice il prof. Carlo Bellieni - fino in fondo che non si è curata una bambina, ma altri piccoli umani si sono stati accantonati e “messi in deposito”. Che ne sarà di loro? Sarebbe bene riflettere su questo, proprio perché il tema del diritto del bambino dovrebbe essere primordiale: in fondo “embrione” in greco vuol dire “colui che fiorisce dentro”, ed è chiaramente un’espressione riferita a un individuo, non ad una “possibilità” o a un “progetto”.

Purtroppo non tutti la pensano allo stesso modo e la vita umana, oggi più che mai, viene sfruttata per servire interessi che le sono estranei. È un atteggiamento che rispecchia il tipo di cultura utilitaristica in cui viviamo. Esseri umani privati di qualsiasi diritto e selezionati in base alla possibilità di opportunità.

La parola di Cristo trova qui una risonanza particolare: “ciò che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avrete fatto a me” (mt 25, 40).

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