Aspiranti mamme e papà "ordinate" i vostri figli

Una clinica statunitense, la Fertility Institutes di Los Angeles, - di Jeff Steinberg, pioniere della fecondazione assistita negli anni '70 - promette agli aspiranti mamme e papà di “ordinare” i figli come li desiderano. I genitori avranno la possibilità di selezionare i tratti fisici del nascituro, dal colore degli occhi a quello dei capelli. Bambini su misura dunque, e allora che si scateni la fantasia: alto o basso? Biondo o moro? Occhi azzurri o scuri?

Il primo bimbo dai tratti selezionati nascerà il prossimo anno. La tecnica utilizzata è la diagnosi genetica preimpianto, la stessa che si usa per selezionare l’embrione prima di essere impiantato nell’utero.

Tante le polemiche, anche in Europa, numerosi esperti si chiedono se sia moralmente giusto utilizzare la scienza con questi fini.

Riflettiamo brevemente: tutto questo non riduce un bambino in una merce che si può trasformare, scegliere o rifiutare se non piace? Non è favorito da coloro che hanno soldi, interessi o capricci per giocarsi la vita degli altri come già avviene? A mio avviso non è un atteggiamento giusto, in quanto non è questo il modo per avere una famiglia e sicuramente questo puro egoismo porterà ad un maggior numero di aborti nel caso di errori.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Paternità e soprattutto maternità sono momenti in cui ci si affida - si tocca, se vogliamo - qualcosa che va oltre se stessi. Oltre se stessi, quindi, oltre i propri egoismi, il proprio immediato desiderio. La nostra società, che a me sembra ergere il desiderio del momento a legge, non può che chiedere altrimenti. Poi non so se la notizia è vera, e in che termini. Ma in linea generale non mi stupisce.
S&P

Anonimo ha detto...

Capirai, il bambino è già una merce a tutti gli effetti, altrimenti non vedresti tante donne (specie italiane) che fanno a gara con la vicina di casa su chi fa più figli. Se la vicina (o la collega) ne ha 2, allora vai col terzo etc... Per non parlare di quelle che i figli non li vorrebbero proprio e si fanno influenzare dalla pubblicità. Allora, dove sarebbe la differenza?

terry ha detto...

Ciao sudorepioggia dici bene. Essere genitori vuol dire partecipare ad un mistero che è più grande di noi, al di là di ogni egoismo. Eppure tutto sembra andare nella direzione opposta, come se avessimo smarrito il senso originario di tutto. Una corsa irrefrenabile verso il soddisfacimento di ogni desiderio.
PS: la notizia è vera anche se la clinica afferma, che non garantisce al cento per cento la riuscita della tecnica.
un abbraccio

terry ha detto...

ciao anonimo, apparentemente non c'è differenza tra questa moda di cui tu parli e il selezionare geneticamente un bambino secondo i propri gusti, eppure di differenze ce ne sono molte una su tutte, quella di manipolare la vita come se fossero loro gli artfici di tutto.
Poi sono d'accordo con te quando affermi che il bambino è già una merce. Sono tante le situazioni in cui il bambino è diventato un prodotto da sfruttare e svendere e non solo per quello a cui ti riferivi tu, ma anche ai bambini a cui vengono tolti gli organi, ai bambini sfruttati per il turismo sessuale, alla pedofilia ecc. Bambini a cui questa violenza ruba tutto.
E purtroppo per quanto ci venga lo schifo davanti a tutta barbarie ancora poco si fa per evitarlo.
un abbraccio

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