FANTASCIENZA O REALTA'?

In questi giorni riflettevo come i continui processi scientifici, ogni giorno abbattano barriere che un tempo sembravano eterne. Sconfitte di molte malattie un tempo mortali, ma anche la pretesa purtroppo molto spesso di modificare la natura umana.

Pensiamo alle nanotecnologie che immaginano fusioni produttive di uomo e macchina, l’ingegneria informatica disegna robot umanoidi destinati a sostituire gli uomini. Se andiamo in profondità e ci riflettiamo bene oggi più che mai siamo di fronte ad un vero e proprio attacco all’uomo come lo conosciamo oggi.

La tecnica mutando la forma dell’uomo, la sua natura, relativizzerà anche i valori morali che divengono relativi all’uomo così come lo conosciamo ora. L’uomo del futuro, che possiamo solo immaginare come “somigliante” in qualche modo con quello di oggi, avrà valori diversi.

Secondo Allen Buchanan, (citato da Habermas nel suo libro “Il futuro della natura umana”), “dobbiamo ammettere la possibilità che, a partire da un certo momento del futuro, diversi gruppi di esseri umani possano seguire, usando l’ingegneria genetica, strade evolutive divergenti. Se questo accadrà, ci saranno gruppi diversi di esseri, ciascuno con la sua propria “natura” che si relazionano l’un l’altro solo attraverso un comune antenato (la razza umana)”.
La razza umana diventerà solo un comune antenato.

Questo processo avviene già in maniera velata attraverso l’eugenetica positiva, con una selezione della specie migliore. Oggi le parti ricche del pianeta potranno, sin d’ora, avviare programmi di selezione dei migliori. Gli altri, gli abitanti delle zone povere, rimarrebbero allo stadio attuale della “natura”, retrocessi a sotto-uomini, individui del passato portatori di difetti e di malattie.

Per non parlare della clonazione. Sarà un altro, a decidere per lui, in anticipo, la forma della sua personalità, privandolo della sua identità. Egli altro non è che il “doppione” di ciò che è già stato.

Eppure la genetica di oggi quella liberale ha il coraggio di parlare di democrazia e di libertà, ma essa a mio avviso ha solo i fondamenti di una anti-democrazia dei tempi di malthus e della sua società selettiva di quel tempo.

Il futuro che ci aspetta se non si inverte la rotta (ma sembra alquanto improbabile) sarà un futuro di lotte e disuguaglianze. Dove la persona, la natura umana, e i diritti come oggi li conosciamo diventeranno qualcosa di obsoleto.

In questa genetica di positivismo e di naturalismo a mio avviso c’è molto poco perché neanche la ragione riesce a trovare spazio in questo percorso. Di fatti è una ragione che rifiuta la natura. Ciò che conta è solo la tecnica.

Una tecnica che non è fantascienza, ma realtà dietro l’angolo!!!

2 commenti:

SARETTA ha detto...

Ciao Teresa ti auguro un natale sereno e con le persone che ami! Un abbraccio a presto!

terry ha detto...

Ciao sara, anche a te la più grande gioia per qusto Natale..assieme a tutti i tuoi cari:-)A presto

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