MI RIVOLGO A LEI SIGNOR CAPRICCIOLI

Sono veramente amareggiata e infastidita nel leggere alcune notizie. Ma se non si è d’accordo con l’Istruzione Dignitas Personae..amen..qual'è il problema? Ma che motivo c’è però di far dire al documento quello che non dice e di apostrofare gli autori con affermazioni negative?

Ognuno combatta la propria “battaglia” ma in modo pacifico e nel rispetto reciproco, ognuno secondo le proprie idee. Altrimenti di quale democrazia parliamo?

Mi scusi signor Capriccioli dell’Associazione Coscioni, ne ho lette alcune di notizie, ma quella che mi ha trovata più contrariata è proprio la sua, per cui mi rivolgo a lei. Viaggiamo su linee e valori diversi, non condivido i suoi ma li rispetto. Oggi però non mi va di tacere, voglio risponderle su questo blog.

Vorrei ricordarle alcune cose importanti: la Chiesa è sempre stata in prima linea nel primato della coscienza individuale , nello schierarsi dalla parte dei più poveri e dei più deboli che si chiamino feto o embrione, di parlare di conflitti sociali, di affermare il valore della pace e della non violenza, e di sostenere la scienza nell’ambito di una ricerca che sia a favore della vita.

Non mi pare che la Chiesa abbia mai affermato da Gesù in poi, né oggi né ieri, che la donna sia un contenitore senza autonomia, come lei ha affermato, mettendosi nel pensiero della Chiesa in riferimento alla Ru486. Io sono una donna di fede e la mia testa sa discernere le cose autonomamente!!! Né mi sembra che “i clericali si stiano stracciando le vesti” affermando che la pillola sia “un aborto fai da te”, come lei ha ha espressamente detto.

Se la Chiesa denuncia un “aborto fai da te” in riferimento alla Ru486 è nel suo diritto farlo e non mi ripeto sulla pericolosità di questa pillola già affermata in un mio post, perché la morte di tante donne che l’hanno assunta parla da se.

Caro signor Capriccioli lei e la sua Associazione lottate per la ricerca e fate bene! Anche la Chiesa e gli uomini di fede spingono per la ricerca!!! Solo che lei ha un concetto diverso della vita e della sua dignità. Infatti la sua Associazione per avvalorare le proprie idee parla di vita, di persona, di dignità, di libertà, tutte parole nate in ambito cristiano però ne fa un uso secolarizzato. Per carità non è colpa sua se la secolarizzazione le ha svuotate del loro significato, infatti anche se ne fa un uso improprio non per questo gliene faccio una colpa.

Abbiamo idee diverse perché abbiamo una visione diversa dell’uomo, noi lo cogliamo nel mistero di Cristo!!
Il valore della vita per un cattolico non deriva da ciò che un uomo fa, ma dal semplice suo esistere e dalla sua relazione con Dio. Per cui il corpo non è semplice oggetto, o materia biologica, ma è la condizione stessa del suo essere persona.La Chiesa fa bene a porre l'attenzione sulle questioni vita e morte, perché rientra nel suo Magistero e nel compito affidatole da Cristo.

Vada avanti con le sue idee, ma per portarle avanti eviti di accusare chi la pensa in modo diverso da lei!!
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