ANCORA UNA VOLTA SIAMO IL PAESE DELLE IDEOLOGIE!

“La procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nell'ambito della vicenda di Eluana Englaro”. Lo riferisce l'Aduc in una nota, spiegando che “il fascicolo è stato aperto a seguito delle denunce dell'Aduc e dei Radicali per violenza privata, dopo che il ministro aveva minacciato la clinica di Udine con la revoca dell'accreditamento con il Servizio sanitario nazionale qualora avesse eseguito il decreto della Corte d'Appello di Milano in cui si decreta l'interruzione dei trattamenti sanitari cui è sottoposta Englaro suo malgrado”.

Al di là di quelle che siano le motivazioni da ambedue le parti, di cui voi siete a conoscenza, una domanda mi viene spontanea. Siamo di nuovo sul solito piano ideologico? Probabilmente sì! Infatti che importanza può avere che l'atto di indirizzo di Sacconi segua una convenzione Onu, presa all'indomani del caso Terry Schiavo, nonché il codice deontologico dei medici, il quale dice che anche in assenza e nell'impossibilità di essere efficaci terapeuticamente, comunque l'accudire la persona e il dar da bere e da mangiare va garantito?!

E un’altra domanda mi viene spontanea. Premesso che le idee di Peppino Englaro vanno rispettate, ma perché la vittoria in sede giudiziaria per lui non è più sufficiente, e vuole che sia la sanità pubblica a farsi carico di togliere la vita a Eluana? E’ un’affermazione di principio? Scusate ma il sospetto che siamo arrivati anche a questo mi viene spontaneo!

Vorrei riflettere con voi su due aspetti.

Il primo è che i medici conoscono pochissimo del cervello umano e della sua capacità di rigenerarsi. Di prognosi ne sanno ancora meno. Dicono che le reazioni delle persone in stato vegetativo siano stimoli riflessi però a Terry Schiavo le somministrarono la morfina prima di spirare perchè, malgrado le affermazioni in senso contrario, nessuno era sicuro che non avvertisse quello che le stava accadendo.

Il secondo è che lo sconforto, la disperazione sono naturali nell’uomo, ma ci sono tanti modi per alleviarla, primo fra tutti l’amore. Questo amore si incarna in terapie concrete: quella del sorriso, della musicoterapia, della pet therapy, della terapia dei colori. La sfera culturale in cui viviamo, invece, è distratta assente e ha paura della sofferenza. Ecco perché oggi hanno grande successo i movimenti che si occupano di “evangelizzare” la cultura della morte.

La strada da percorrere come afferma la Chiesa da sempre, non è quest’ultima, ma è quella della ricerca, che ci spinge a moltiplicare gli sforzi per combattere e vincere le patologie, anche le più difficili, e a non abbandonare mai la speranza.

La vita oltre ad essere sacra, è un dono e rimane per tutti un mistero!In quanto tale va rispettata...sempre!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao!
sempre più interessante e bello il tuo blog!
Sono argomenti molto impegnativi, di cui è importantissimo essere informati e informare in mezzo alle molte menzogne che circolano anche in rete!

terry ha detto...

Grazie Anna,
se me lo dici tu ci credo:-)
E grazie anche per il tuo sostegno.
Un abbraccio

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