MA SIAMO SICURI CHE OBAMA SIA IL NUOVO SALVATORE?

L’insediamento di Barack Obama, 44mo presidente degli Stati Uniti, il primo presidente afro-americano, ha mobilitato quasi 2 milioni di persone alla cerimonia di insediamento.

Le élites culturali americane ed internazionali, ce l’hanno presentato in questi mesi, come una specie di salvatore del mondo e la sua vittoria come una rivoluzione di portata planetaria, un evento destinato a cambiare la storia dell’umanità.

Due considerazioni: la sua non è stata una vittoria di misura ottenendo solo il 52%. In più questa volta c’era un enorme vantaggio aggiuntivo, dovuto alla impopolarità del presidente uscente.

Non voglio parlare della marea di denaro, che ha utilizzato per la sua campagna, né per il super spot da 30 minuti alla vigilia del voto (insulto inaccettabile tanto alla miseria mondiale quanto all’intelligenza degli americani), né che è andato ad Harvard, né che è l’espressione del sistema politico e punta al vertice di un mondo modellato sugli interessi delle corporation, quindi un politico abile arrivato al culmine di una piramide sociale e politica alla cui base vivono gli afroamericani, no vorrei invece riflettere un attimo sulle aspettative.

Perché le aspettative su di lui rimangono elevatissime? Sono tali perché come ha spiegato il Papa nella sua ultima enciclica non si può vivere senza speranza; in effetti il mondo di oggi è senza speranza, ma ne ha un disperato bisogno.

Dunque Obama è il Salvatore del mondo, alias il nuovo Messia!?

Bè l’atmosfera mistica già da principio avvolge il personaggio: come disse Hillary Clinton in un suo intervento, "il cielo si aprirà, la luce divina ci illuminerà, i cori celestiali non smetteranno di cantare, ciascuno di noi saprà che dovrà fare la cosa giusta e il mondo sarà finalmente perfetto"; lo stesso Obama durante una cena elettorale aveva ufficialmente (e simpaticamente) smentito di essere nato in una mangiatoia.

Scusate non vorrei sembrarvi impopolare, ma per un cristiano, questa attesa messianica delle masse fa un po' "paura": il Salvatore del mondo è già venuto, ed è uno solo; gli altri, o sono dei "ciarlatani", o sono figli di Satana. Purtroppo, le anticipazioni che abbiamo letto sulle intenzioni del nuovo re del mondo - aborto libero (per la pianificazione delle nascite), ricerca sugli embrioni e famiglia, neopaganesimo ecologista - emanano effettivamente una sinistra luce anticristiana.

Mi auguro di sbagliarmi, ma sinceramente credo che la delusione a cui andranno incontro i tanti che sperano in lui, sarà enorme. Perché questa vittoria riguarda soltanto la borghesia e, contrariamente a quanto vorrebbero farci credere, non è di nessuna “comunità nera” né degli strati più poveri della società e neanche delle pretese “classi medie”. Infatti non cambierà in niente la sorte delle diecine di milioni di proletari e di sfruttati.
I mezzi di informazione hanno già iniziato a smontarlo, e il dubbio serpeggia tra i suoi sostenitori meno emotivi; ma le masse si aspettano ancora da lui la pace nel mondo, il superamento delle disuguaglianze e il ritorno del benessere: in una parola, il paradiso in terra. Purtroppo, più le aspettative sono elevate, maggiore è il contraccolpo.

Un’ultima annotazione: se per caso Obama riuscisse a "salvare" la sua gente, lo farebbe sulle spalle del resto del mondo. E anche quì nulla di nuovo sotto il sole.

3 commenti:

Reginadistracci ha detto...

Ottimo post. In effetti, Obama è espresione delle élite "liberal" americane invise al popolo americano autentico, che è conservatore e va alle marce per la vita a Washington. Quindi coraggio: Obama farà casini irreparabili per quattro anni, e poi la casa bianca tornerà ai repubblicani conservatori. a furor di popolo.
Oltre a favorire l'aborto, Obama vuole chiudere Guantanamo: perfetto, e adesso i pericolosi criminali di Al Qaeda dove li mette?
Reginadistracci

Anonimo ha detto...

Ma sì è un ottimo post: nobilissimo ideale, quello di salvare la vita agli embrioni dopo aver spedito all'altro mondo alcune centinaia di migliaia di Iracheni per rapinarli del petrolio con il sostegno del "popolo americano autentico". Speriamo che il popolo fasullo cui si deve l'elezione del nuovo presidente USA sia più dei diritti dei vivii che di quelli dei non nati. In quanto a dove mettere i criminali di Al Qaeda, suggerirei lo stesso grand'hotel dove Bush ospita l'amico Bin Laden in cambio del favore delle Torri gemelle.

terry ha detto...

Grazie regina.
Per quanto riguarda l'anonimo posso dire solo che staremo a vedere cosa farà Obama. Per quanto mi riguarda la vita di un uomo ha lo stesso valore sia di quelli a cui non viene data la possibilità di nascere sia quelli vivi.
Se poi per te è tutto normale, la pianificazione delle nascite, in mano alle organizzazioni abortiste e quindi eugenetiche, che dirti.. dormi sonni tranquilli, per quanto mi riguarda io continuerò nel mio piccolo a denunciare ciò che è contro la vita. E le politiche di Obama lo sono!
Un abbraccio

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