PER VERONESI L'EUTANASIA E' LA DIFESA DEL DIRITTO DEL MALATO!!!..CASPITA..LUI SI CHE NE CAPISCE!!!

LEGGETE UN PO' COSA HA SCRITTO IL “GRANDE” PROF. VERONESI!!!!

“Il Lussemburgo, senza troppo clamore, ha dato un grande esempio di come la società civile possa influenzare non solo le leggi, ma la stessa Costituzione. Lo ha fatto con la legge sull’eutanasia. Dato che il Granduca Enrico di Lussemburgo aveva annunciato di non voler firmare la legge approvata dal Parlamento per legalizzare l’eutanasia, Governo e Parlamento hanno deciso di modificare la Costituzione per ridurre i suoi poteri, in modo che non possa più rinviare le leggi alle camere (potrà solo controfirmarle). Oltre a essere un atto di rispetto per i valori della democrazia, trovo che la vicenda sia anche un raro esempio di volontà popolare a difesa del diritto del malato, al di là di ogni altro diritto, ideologia o fede. Così il Lussemburgo è il terzo Paese dell’Unione europea a depenalizzare l’eutanasia dopo Belgio e Olanda. Altri, probabilmente, li seguiranno in breve tempo. In Italia, invece, chi chiede di affrontare il tema del diritto all’eutanasia non viene visto come un nemico del dolore e della sofferenza”.

Rispetto le idee altrui, ci mancherebbe, ma chiaramente sono proprio agli antipodi rispetto al suo modo di pensare, e non solo sull’eutanasia. La lista sarebbe lunga. Io ci tengo invece a precisare che la vita non è un contenuto negoziabile. Ci potranno anche essere delle leggi, ma nessuna di esse, potrà mai eliminare questo principio di indisponibilità! Il pensiero relativista, vuole convincere a far passare come lecite tutte le posizioni in nome della libertà individuale. Di compassione di cui parlano ce n’è davvero poca.

Il Granduca ci ricorda invece, come esistano ancora ideali, e non soltanto ideologie. E ci chiede anche di credere a una politica diversa, realmente fondata sui valori.

“Dalle nostre parti, purtroppo, politici cattolici di tanta, luminosa coerenza il Parlamento non li ospita da tempo. Al di là del divorziato Casini che difende la famiglia, vale la pena rammentare le ben più gravi gesta di Romano Prodi, il "cattolico adulto"per antonomasia, capace, da Presidente della Commissione Europea, disottoscrivere uno stanziamento di 32 milioni di euro in favore di politiche abortiste. E che dire di Ignazio Marino, il chirurgo prestato alla bioetica che ama conversare col Cardinal Martini, ma ignora l'esistenza dell'eutanasia passiva? Siamo distanti anni luce dal monarca Lussemburghese, ma questo non ci autorizza a disperare; anzi, deve servirci da stimolo, da fiato per una rinnovata rincorsa verso vette valoriali altissime, com'è quella per la tutela incondizionata della vita. Ezra Pound ha scritto:“Se un uomo non è disposto a rischiare per le proprie idee, o queste non valgono nulla, o non vale nulla lui”.

Siamo pronti a rischiare per le nostre idee?

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