Solo due cose però non si scelgono, perchè non possiamo farlo: nascere e morire.

Come essere umani siamo portati a scegliere. La scelta è alla base di ogni nostro atto del vivere quotidiano.

Solo due cose però non si scelgono, perché non possiamo farlo: nascere e morire. Per il cristiano sia la morte sia la vita sono una necessità. La morte è una necessità perché il cammino della vita sia interminabile “chi crede anche se morto vive”.

Per molte persone però morire significa entrare nel nulla. Mi chiedo però da dove nasca questa convinzione? Come fanno ad esserne così sicuri e se lo hanno mai visto il nulla?! Non voglio entrare in categorie filosofiche non ne avrei gli strumenti, ma quello che sta succedendo in questi giorni mi interroga.

Se io fossi solo materia come una penna, un tavolo, non mi accorgerei di questa materia?! Invece me ne accorgo, lo so, e allora non può non aprirsi una prospettiva diversa, una possibilità diversa.

Io penso, e faccio un discorso puramente razionale, che chi non crede debba imparare a vivere con le proprie domande e non con le conclusioni date a priori.

E’ questo forse il motivo, che serpeggia tra tanti giovani, e che spiega perché hanno perso il valore della vita, o tra tanti adulti che li porta indirettamente ad affermare e a decidere quali vite siano degne o non degne di venire al mondo o quali devono andarsene o rimanere tra noi.

Troppa indifferenza sui valori e sulla vita. Troppe risposte preconfezionate tra le persone. Non ci si interroga più sulle grandi domande di senso, la vita, la morte, è scomodo farlo, meglio allinearsi al branco…

Il branco ti dice che se non segui i tempi rimarrai un povero ingenuo o peggio il solito cristiano superstizioso che crede ancora nella favola di un Dio morto su una croce per tutti.

1 commenti:

SARETTA ha detto...

ciao Terry un bacione a presto

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