
L’utilizzo di queste cellule nei trapianti rappresenta una terapia di successo per la cura di gravi malattie del sangue, come anemie, leucemie e deficienze immunitarie. I dati sono stati svelati nel dossier “Uso appropriato delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale”, un'operazione per dissipare ogni dubbio circa le staminali emopoietiche di derivazione cordonale.
Il punto fondamentale di questo dossier consiste nel sottolineare come la donazione del cordone ombelicale non debba essere fatta solo per garantire a sé stessi o ad un proprio parente un’efficace arma di cura, ma debba essere a servizio della collettività, dare la possibilità a tutti i malati di servirsene, a patto di essere compatibili con il donatore. Proprio per questi motivi, in Italia, la donazione è volontaria, gratuita ed anonima. La raccolta e la conservazione è effettuata solo ed esclusivamente presso istituti pubblici, senza alcun onere per il donatore.
Le staminali italiane, per l'alta qualità del materiale selezionato, sono molto ricercate anche all'estero, ma molto si può fare ancora per incentivare le donazioni e migliorare i collegamenti tra le diverse strutture di conservazione. Il Ministero del Welfare intende procedere su questa strada: nei prossimi anni verranno stanziati circa 10 milioni di euro per implementare la rete nazionale delle bio–banche.
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