LA CRESCITA DEMOGRAFICA E' DAVVERO UN MALE?

Stuzzicata da un commento all'articolo precedente vi propongo alcuni stralci di un articolo di Antonio Gaspari "LA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE È SEMPRE UN BENE"

Da almeno trenta anni la nozione di crescita demografica è stata indicata dal movimento ambientalista come il peggiore dei mali.
In linea con gli insegnamenti erronei e catastrofici del reverendo anglicano Thomas Robert Malthus, i guru del variegato arcipelago ecologista hanno sostenuto che la continua ed inarrestabile crescita della popolazione avrebbe provocato: fame, carestie, povertà, scomparsa delle risorse, affollamento insostenibile del globo, inquinamento e avvelenamento del pianeta(...).
Per fortuna nostra e del mondo intero, queste drammatiche e spaventose previsioni non si sono mai verificate. Alla prova dei fatti le profezie delle “cassandre verdi” si sono rivelate inaccurate, errate nelle elaborazioni e nel metodo. A distanza di anni neanche una delle situazioni previste si è avverata, anzi in molti casi alla presunta scarsità di risorse, di cibo, di acqua potabile, di materie prime, si è sostituita l’abbondanza delle stesse.
Le argomentazioni dei catastrofisti sono state duramente contestate da autorevoli studiosi nel campo dell’economia, della demografia, e dell’ambiente, tra cui diversi premi Nobel.
Questi ultimi sostengono che la scarsità di risorse ed i problemi legati alla crescita ed al consumo hanno un carattere relativo alle tecnologie utilizzate nei diversi periodi della storia. Studi approfonditi ed accurati dimostrerebbero infatti che nel medio e lungo periodo la crescita della popolazione è la prima tra le fonti dello sviluppo economico e sociale(...).
Alla prova dei fatti e della storia è evidente che la teoria malthusiana e le sue varianti ecologiste siano completamente errate sia nei risultati che nel metodo, eppure ci sono personaggi che la continuano a sostenere con protervia, sfidando ogni ragionevole argomentazione.
E’ il caso del politologo Giovanni Sartori, che insieme a Gianni Mazzoleni di ha pubblicato proprio nel 2003 un libro che ci permette di fare il punto sul dibattito relativo ai più rilevanti problemi ambientali.
Già il titolo è tutto un programma: "La terra scoppia - Sovrappopolazione e sviluppo" (Rizzoli 2003)
Scrive Sartori nell’ultima di copertina: "Se la follia umana non troverà una pillola che la possa curare, e se questa pillola non sarà vietata dai folli che ci vogliono in incessante moltiplicazione, il regno dell’uomo arriverà a malapena nel 2100. tra un secolo, di questo passo,, il pianeta Terra sarà mezzo morto e gli esseri umani anche"(...).
Quello che più stupisce è la orribile concezione dell’umanità che i neomalthusiani esprimono.
Per i maltusiani gli uomini sono sempre troppi anche quando erano relativamente pochi per i neomalthusiani è l’uomo che è di troppo.
Da qui le considerazioni di Sartori che In una intervista rilasciata a "Sette" ha detto: "Nel libro scrivo che non è più il caso di parlare di homo sapiens, oramai sostituito dall’homo stupidus stupidus ".
Questa orribile concezione dell’uomo sta alla base della opposizione con la Chiesa cattolica, che al contrario vede l’uomo come “fatto ad immagine e somiglianza di Dio”.
Questa contrapposizione ci permette di chiarire meglio il punto di vista cristiano dell’ambiente e perché questo è in contrasto con la cultura ambientalista dominante.
Le differenze tra il movimento ambientalista e il pensiero cattolico sono molte e rilevanti.
La concezione dell’uomo per esempio. Per un cattolico l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Per i verdi l’uomo è cancro del pianeta.
Per un cattolico la crescita demografica è una benedizione del Signore, per gli ambientalisti è una disgrazia, la causa di tutti i mali.
I cattolici hanno una visione teocentrica che tende alla verticalità, dove il creato è stato messo a disposizione del Signore per curarlo, svilupparlo e governarlo.
Mentre il movimento ambientalista ha una visione orizzontale che tende verso il basso, con la tendenza a divinizzare la fauna e la flora.
Il Dio in cui i cattolici credono è buono, e ama alla follia l’umanità, mentre il movimento ambientalista parla di una natura cattiva e vendicativa che si ritorce contro l’uomo per ogni sua azione.
Sarà forse per queste differenze che ad ogni sessione internazionale delle Nazioni Unite, il Movimento ambientalista si trova sempre sulla sponda opposta di quella della Santa Sede.


5 commenti:

Yves ha detto...

Bellissimo post, Terry!
Mi fa sorridere amaramente il presuntuoso che sentenzia "l'uomo è homo stupidus stupidus", con l'ovvio sottinteso: tranne me, naturalmente, e tranne eventualmente chi comprerà il mio libro; in fondo costa pochi euro passare ad un livello antropologico superiore ;-)
Sì: c'è un gruppo internazionale tutt'altro che piccolo, di cui fa parte anche Pannella, che ha l'obiettivo dichiarato di portare la popolazione mondiale da 6,5 a 2 miliardi di persone. Con che mezzi? Bombe H? Ma no, loro sono tanto buonini. Le solite cose "soft": controllo feroce delle nascite, contraccezione universale, aborti in numero tale da fare impallidire i forni crematori nazisti.
Noi possiamo difenderci da questi assatanati in cachemere e foularino con i soliti sistemi: pregando e producendo scritti chiari, incisivi e sintetici come questo tuo.
Un abbraccio

terry ha detto...

Grazie Aù,
hai perfettamente ragione.
Davanti all'ipocrisia che tutto avvolge come un'ombra, uno dei nostri compiti è restare saldi nella fede e nei nostri valori, che si attesteranno sempre nella difesa della vita e dell'uomo nella sua interezza.
Un abbraccio

Nemesi ha detto...

...e per incrementare la crescita demografica ora son nati anche i farmacisti obiettori di coscienza!

Credo che il problema non sia nel numero ma nei pochi che vogliono controllare i numeri...

...i numeri son della politica, dell'economia: la Fede non ha numeri, almeno a me così piace pensare!

Sui numeri della RU... bah! Basta verificare anche quelli dettagliati nei disclaimer dei centri diagnostici cattolici che si devono firmare per fare l'amniocentesi: tutt'altro che veritieri, gonfiati per indurre a non farla... ma alla fine si perde il senso e restano i numeri, percentuali e barricate: siamo stolti, non evoluti, ancora attaccati alla veste di chi punta il dito al cielo!

...e così piace ai pochi che possono salir sul pulpito.

terry ha detto...

Ciao Nemesi,
io credo che ci siano troppi stereotipi sugli uomini di Chiesa.
Per quanto riguarda poi la fede di cui parli, molto spesso voi la confondete con una falsa libertà, una libertà che però nega la verità sul bene morale. E il bene morale non lo abbiamo inventato nè noi, nè i preti e tantomeno voi:è.
E quando questa "verità sul bene morale" non la facciamo esistere neghiamo all'uomo la sua stessa "umanità". L'umanità dell'uomo lo fa essere
il primo valore, il bene non negoziabile.
O si accetta questo, o non c'è dialogo, perchè i punti tra noi sarebbero troppo diversi.
Un abbraccio

Reginadistracci ha detto...

Bellissimo articolo. C'è solo da aggiungere che l'attuale crisi economica globale è un effetto collaterale della crisi demografica dell'Occidente. Senza crescita demografica, infatti, non c'è crescita economica. In America hanno pensato di coniugare la crescita economica con la decrescita demografica per mezzo della politica del debito. Siccome i consumatori diminuiscono, bisogna che i pochi consumatori rimasti consumino il doppio o il triplo per tenere in piedi l'industria. All'americano medio stato detto: compra pure tutto e di più, tanto pagherai domani. Ma c'è un piccolo inconveniente: i pochi consumatori possono anche consumare il triplo, ma non ce la faranno mai a pagarlo. Risultato: insolvenze di massa che provocano reazioni a catena nel sistema bancario. Quindi, quando parliamo di crisi, non prendiamocela solo con gli squali della finanza. Puntiamo anche il dito sul mefistofelico Ehrlic e sugli altri maltusiani insediati all'Onu. Ciao.

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